Letteratura e fonti medievali

Per avere una comprensione globale dell’epoca medievale che non sia basata sullo stereotipo di una società arretrata e oscurantista, occorre gettare uno sguardo analitico sul contesto geo-politico, sui suoi protagonisti e sulle vicende che lo hanno attraversato.

Il Medioevo è stato infatti un periodo fondamentale per lo sviluppo della società umana occidentale e i suoi effetti riverberano ancora oggi sulle nostre vite, a livello economico, politico, culturale, addirittura simbolico.

Dall’Alto Medioevo

Se si esclude quel periodo chiamato Alto Medioevo che per convenzione si fa terminare all’anno 1000, l’epoca è ricca di fonti e documenti che ci illustrano chiaramente il fervore e le contraddizioni di un mondo molto complesso.

Dalla drammatica caduta di Roma, che ha aperto i confini territoriali dell’Europa settentrionale a un crogiolo di popoli franco-germanici ma anche orientali, la storia ha cambiato corso, questo è vero, ma non bruscamente. Eventi come questi sono più simbolici, mentre i veri cambiamenti si sviluppano lentamente.

Fino alla scoperta dell’America

Così come la lingua latina muta poco a poco nel volgare, allo stesso modo si iniziano a formare gli stati nazionali.

Applicando questo filo logico a tutto il Medioevo, scopriamo che anche la conquista dell’America ha più valore a livello simbolico che non fattuale: certo fu un evento sconcertante, ma non produsse mutamenti istantanei, anzi si può affermare che essa fu possibile proprio grazie a ciò che stava cambiando nella società dell’epoca.