L’epoca medievale esercita un indubbio fascino anche ai giorni nostri. Quali sono i fattori che lo rendono ancora vivo? Probabilmente ci sono due elementi a farla da padrone: la bellezza dei grandi classici della letteratura gotica, che ancora oggi vengono letti e riletti, stampati in nuove edizioni in tutto il mondo; “Il nome della rosa”, celebre romanzo di Umberto Eco diventato poi film di grande successo con Sean Connery nel 1986.
Queste sono alcune delle cause che hanno generato l’idea di Medioevo come un’epoca così arretrata da meritarsi l’appellativo di “secoli bui”, una concezione sviluppatasi all’indomani della scoperta dell’America per scacciare dalla mente gli orrori delle invasioni barbariche e sottolineare la rinascita della società umana.
Medioevo è arte e letteratura
Eppure basta pensarci un attimo per capire che l’epoca medievale è stata la culla di alcuni dei pilastri della nostra cultura, come Dante Alighieri, a cui sono dedicati tantissimi eventi ogni anno.
Sì perché il Medioevo è il periodo in cui nasce l’arte per come la intendiamo oggi, e infatti intorno al ‘300 poeti, scrittori, pittori e musicisti diventano artisti a tutti gli effetti, distinti dagli artigiani, in quanto il loro è un atto creativo che dà vita a opere uniche e irripetibili.
Il Medioevo ai giorni nostri
Non solo sguardo verso il passato, il Medioevo è anche attualità, non solo per la curiosità verso un’epoca misteriosa, ma anche perché continua a parlarci. E lo fa attraverso le voci di artisti dell’epoca, attraverso libri, dipinti e opere di ogni genere, e quelle di artisti contemporanei, che si fanno cantori della cultura e della tradizione medievale.